Rassegna del 24 Ottobre 2003

Parco, guerra alle epidemie

Abruzzo – TASK-FORCE DI VETERINARI

Una nuova task force per rafforzare la sorveglianza veterinaria nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È stato attivato un ”tavolo tecnico” tra vari enti pubblici per predisporre un protocollo sanitario di interventi per la zootecnia e di monitoraggio epidemiologico in modo da conciliare la conservazione delle specie selvatiche del Parco con le necessità produttive degli allevatori. La decisione è stata presa al termine di un summit tra i responsabili del Parco e i dirigenti dei Servizi Veterinari del Ministero della Salute, delle Regioni Abruzzo, Lazio e Molise, dell’Istituto Zooprofilattico e delle Asl locali, teso a trovare soluzioni all'emergenza sanitaria - casi di clostridiosi che hanno provocato la morte di numerosi bovini - cominciata ad agosto in provincia dell’Aquila e ancora in corso nel versante laziale e molisano del Parco. I veterinari dell'Istituto Zooprofilattico hanno individuato le soluzioni al problema sintetizzabili in una maggiore vigilanza sanitaria e in una campagna di vaccinazione contro la clostridiosi delle specie domestiche sensibili, prima di essere ammesse ai pascoli nel territorio del Parco. Durante l’incontro è stato anche affrontato il tema della zootecnia come attività compatibile all'interno del Parco: è stato riconosciuto che la possibilità di ottenere produzioni migliori sotto il profilo della qualità si collega con le necessità di conservazione dell'area protetta. L'obiettivo prioritario è quello di attivare rigorosi controlli sanitari e un’attenta sorveglianza del bestiame che viene ammesso al pascolo. (Il Messaggero)

Abruzzo - Parco nazionale, scatta l’emergenza: morti per infezione quattordici bovini

PESCASSEROLI - Scatta lo stato di emergenza igienico-sanitaria nel Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise. Deceduti 14 bovini a causa della clostridiosi conosciuta anche sotto il nome di “redgut”, budella rosse. Tossinfezioni batteriche di diverse specie animali che determinano la morte improvvisa dei soggetti, in questo caso bovini in particolare quelli da latte. La settimana scorsa le guardie del parco hanno individuato e circoscritto tre focolai di clostridiosi bovina nel versante laziale e molisano. Gli animali trovati all’interno dell’area parco sono stati recuperati con l’elicottero del Corpo Forestale per poi essere trasportati all’Istituto Zooprofilatico di Teramo e inceneriti, mentre il bestiame rinvenuto nella zona di protezione esterna è stato recuperato dalla Asl. Le zone interessate sono quelle di Picinisco, Monte Nero e Valle Fiorita. Anche la fauna selvatica è a rischio poichè la clostridiosi, a causa della persistenza delle spore nel terreno, potrebbe propagarsi con conseguenze incalcolabili. Sembra che siano deceduti per la stessa causa due orsi e due aquile reali. Il direttore del Parco Aldo di Benedetto ha convocato i dirigenti dei Servizi Veterinari del Ministero della Salute delle tre regioni interessate al fine di produrre un protocollo sanitario che stabilisca le modalità operative per arginare future simili emergenze.Nel frattempo sono stati intensificati i controlli sul bestiame che viene ammesso al pascolo. Resta in ogni caso la migliore forma di prevenzione, evitare tutti i possibili fattori stressanti che debilitano gli animali. (Il Messaggero)

Parco, bilancio avanti tutta

Migliarino San Rossore

VECCHIANO — Semaforo verde per i bilanci dei tre parchi regionali fra cui quello di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Il Consiglio toscano ha approvato, col voto favorevole della maggioranza, quello contrario del centrodestra e l'astensione di Rifondazione Comunista, i bilanci preventivi 2003 dei parchi regionali. Il totale a pareggio previsto per il Parco di Migliarino è di 9.697.204 euro. Il voto è arrivato dopo un dibattito che si è prolungato per ben tre sedute consiliari con forti contestazioni da parte del centro destra. In particolare, Virgilio Luvisotti (An) ha rimproverato ai gestori del parco di Migliarino irregolarità nella gestione e nella predisposizione dei documenti di bilancio. Sirio Bussolotti (Ds), presidente della commissione Territorio e Ambiente, ribadendo il giudizio positivo della maggioranza sull'andamento dei parchi, ha chiarito che i presidenti dei parchi hanno inviato risposte puntuali su tutti i problemi sollevati. I consiglieri di opposizione sono comunque rimasti sulle loro posizioni. Per quanto riguarda il Parco di Migliarino, il pareggio di bilancio considera un avanzo di amministrazione presunto per il 2002 di 1.360.000 euro. Fra le entrate ci saranno i contributi della Regione Toscana pari a 1.722.145 euro mentre dagli enti locali e da altri enti pubblici arriveranno 893.983 euro. Gli introiti previsti per la fruizione della tenuta di San Rossore sono di 200mila euro. Altri proventi relativi alla Tenuta verranno dalla gestione forestale, dalle coltivazioni, dai prelievi faunistici, da affitti, canoni e concessioni, dalla vendita di bestiame e da una serie di voci minori. Nel complesso, il Parco sarà in grado di autofinanziarsi per il 40,51% delle spese correnti, grazie soprattutto alla gestione diretta dalla Tenuta (63,78% di autofinanziamento). Le uscite si suddividono, in maniera quasi simmetrica, tra spese correnti (4.374.629 euro) e spese in conto capitale (4.742.245 euro). Per i servizi per conto terzi si prevedono spese pari a 580.329 euro. Il 52% delle uscite è relativo al personale. (La Nazione)

DE TUGLIE: «UN ENTE PARCO PER GESTIRE PORTOSELVAGGIO»

Per gestire Portoselvaggio si può solo perseguire la via dell'ente di gestione. Le polemiche di questi giorni difficilmente aiuteranno a raggiungere la soluzione dello stallo in cui si trova il parco di Portoselvaggio.
Lo pensa il responsabile di Fare Verde, Graziano De Tuglie, alle cui dichiarazioni si associa la Federazione delle civiche. «Un nuovo pericolo sembra addensarsi sulla testa del Parco: si parla di gestione diretta da parte del Comune di Nardò - dice De Tuglie - ma tutti i parchi naturali esistenti in Italia hanno la loro autonomia essendo costituiti in enti autonomi dotati di propri organi di gestione cui partecipano i rappresentanti degli enti locali, Regioni, Province, Comuni, comunità montane, sul cui territorio sono estesi».
Secondo l'ambientalista per Portoselvaggio si proporrebbe una situazione nuova ed unica «che rischia di replicare - continua De Tuglie - quella deleteria unicità della dizione di Parco naturale "attrezzato" che ne ha fino ad oggi impedito la classificazione sia a livello nazionale che a livello comunitario, con gli spiacevoli risvolti sul piano dei finanziamenti».
L'attrezzatura, per De Tuglie, fu utile solo a quanti furono destinatari dei fondi spesi per impianti inutili in un parco naturale.
«La gestione affidata al comune di Nardò - continua - non promette garanzie per l'autonomia e l'unico modo per gestire con i crismi della trasparenza e dell'efficienza Portoselvaggio è la costituzione di un Ente come è finora accaduto in tutti i parchi italiani».
«Recentemente anche il consigliere regionale Alberto Tedesco - scrivono oggi le civiche - ha suggerito questa come strada da seguire e apprezziamo che anche Graziano De Tuglie con la solita onestà e schiettezza non abbia esitato, nonostante sia vicino ad Alleanza Nazionale, a chiarire con imparzialità di vedute una soluzione analoga a quella proposta da Tedesco e a cui noi ci associamo». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Scoppia la guerra dei cinghiali sul Subasio

Lunedì assemblea con cittadini e agricoltori: l’Ente Parco fornirà i dati sulla fauna selvatica

ASSISI – Allarme cinghiali, serve chiarezza. Lunedì l’Ente Parco Monte Subasio farà il punto sulle specie selvatiche che affliggono l’area di Assisi, da Armenzano a Colle del Paradiso, da Costa di Trex a S.Maria di Lignano, fino al Subasio. Il problema dei cinghiali ha spesso sollevato polemiche per le distruzioni alle colture. Una situazione che, per il presidente della Pro Loco di Armenzano, Guerrino Bertoldi, mal si concilia con l’istituzione di un parco protetto: «Animali come cinghiali, cornacchie, istrici, ghiandaie e volpi sono aumentati a dismisura, diventando padroni del territorio. Oggi i nostri boschi non ospitano più pettirossi, ghiri, usignoli, cardellini e neanche lepri, si sa quale ruolo hanno avuto quegli animali selvatici in tutto questo, per non parlare della devastazione delle piccole colture».
L’assalto dei cinghiali è confermato dall’ufficio Coldiretti di Assisi: le domande di risarcimento danni sono aumentate moltissimo, soprattutto a giugno ed agosto, prima del raccolto. «Sono tre anni che cerchiamo di difenderci dai cinghiali – racconta Patrizia Fortini, che ha un’azienda agrituristica a Costa di Trex – lo scorso mese quasi due ettari di mais sono stati distrutti dai cinghiali. Quest’anno abbiamo salvato la vigna, rovinata l’anno scorso, grazie ad una recinzione: le trappole, però, non si possono mettere». Le colture rovinate sono mais, granoturco e girasole, ma da qualche tempo i cinghiali minacciano anche gli ulivi. «I cinghiali arrivano a branchi – dice Sergio Spigarelli, proprietario di un’azienda agraria in Località Paradiso – solo una sera ne ho contati trentadue. Mangiano parte del raccolto e distruggono le piante al loro passaggio: quattro ettari di girasole ed oltre due ettari di mais sono da buttare. Ho provato a difendere la coltivazione con una recinzione elettrica, ma non c’è nulla da fare: finita la caccia, i cinghiali tornano». Il Parco del Subasio, presieduto da Corrado Rosignoli, cerca una soluzione con squadre di cacciatori per l’abbattimento selettivo. Ma l’Ente ritiene che la situazione non sia allarmante: lunedì presenterà i dati del monitoraggio sulla fauna selvatica nell’area protetta. (Il Messaggero)

Fraissinet: «Di domenica sono un cuoco di successo»

Week-end particolarmente ricco e intenso per il commissario del Parco Naturale regionale del Matese, Maurizio Fraissinet. «Giornata piena quella di domani - anticipa il commissario del Matese, tra le aree protette più importanti del Sud Italia - un sabato all’insegna di piaceri e passioni. In settimana infatti sarò a Caserta all’Oasi Wwf del Bosco di San Silvestro per osservare un raro esemplare di aquila, sparato nei mesi scorsi dai bracconieri, ed ora in fase di recupero dopo il delicato ed attento lavoro di recupero dei volontari del centro. Dopo Caserta, prima di pranzo, sarò ad Ercolano, a Villa Campolieto, per un intervento sullo stato dei Parchi in Campania, al Congresso Regionale di Legambiente. Nel pomeriggio, poi, con amici e famiglia, un salto goloso alla Sagra dei Funghi del Parco del Vesuvio». A tutta natura la giornata di domenica.
«Tutto già organizzato - continua Frassinet - anche per domenica. Con famiglia ed un gruppo di amici escursionisti visiteremo una suggestiva Oasi naturale tra Molise ed Abruzzo, quella di Abatino di Rosello, un posto davvero da conoscere e scoprire». Molti poi i week-end che Maurizio Frassinet dedica completamente alla casa, alla famiglia ed a quella grande passione che è la cucina, momenti di grande relax dopo un’impegnativa settimana di lavoro (ricordiamo che oltre a guidare il parco casertano, Fraissinet, ornitologo e ricercatore, è consulente di Bassolino per le aree protette). Almeno nei week-end - sottolinea - cerco di dedicare quanto più tempo possibile a mia moglie Rita e a mia figlia Silvia di 12 anni. Per loro spesso cucino i piatti che più amo, quelli soprattutto a base di pesce, o con calamari e cozze in particolare. La cucina mi rilassa tantissimo e a giudicare dai commenti sia in famiglia che tra amici, anche con buoni risultati. A volte già di sabato mattina sono vicino ai fornelli per tentare nuove ricette, e con il telefonino rigorosamente spento». Oltre alla cucina non manca mai poi nel week-end tipo di Fraissinet anche una passeggiata nel verde. «Una escursione tra il sabato e la domenica non manca mai. Mia figlia Silvia ha avuto il battesimo con il trakking all’età di 5 anni e da allora è grande il suo amore per la montagna. Tra i luoghi che più amiamo frequentare del casertano vi sono il lago del Matese, la riva del fiume Lete, Gallo ed i centri di S.Angelo d’Alife e Raviscanina, poi i boschi di Marzano Appio, Galluccio e Conca della Campania». Grande amore poi di Fraissinet (anche per ragioni di ricerca scientifica) è poi il birdwatching.
«Trascorro molti fine settimana invernali e primaverili tra il vulcano di Roccamonfina e la foce del Volturno a osservare e censire il passaggio di aironi, cormorani e altri uccellli, sempre in compagnia di moglie e figlia». Infine da Fraissinet un consiglio a quanti vivono nelle città: «Per ricaricare le batterie dopo una mattinata di lavoro c’è un luogo ideale e questo si chiama Matese». (Il Mattino)

Pantelleria - Seduta deserta, lontana l'Area Marina protetta

Il Comitato «Pro Parco Marino» rischia di esaurire anzitempo gli scopi per cui era nato, e cioè ottnere da parte del Ministero dell'Ambiente l'istituzione della riserva marina. L'assemblea dei soci convocata per il 18 ottobre dal presidente Giustino Piazza e svoltasi all'Istituto scolastico «D. Alighieri» è andata pressocchè deserta.
Il segretario dell'assemblea Guido Picchetti rivela che «dei 48 soci solo 6 sono intervenuti, direttivo incluso, più uno rappresentato per delega. E' stata una partecipazione estremamente ridotta che, oltre a pregiudicare l'andamento dei lavori, rendendo vana qualunque decisione sui vari punti all'ordine del giorno, testimonia un crescente disinteresse e un preoccupante disimpegno della comunità locale per il problema della tutela dell'ambiente marino costiero isolano e della istituzione dell'Area marina protetta». Cosa succederà adesso è un rebus. Sull'iter per arrivare all'istituzione dell'Amp si sono svolte negli ultimi mesi due riunioni; la prima il 6 maggio a Roma ala quale ha partecipato il professore Franco Bianchi (presidente del Comitato Scientifico el Comitato), in veste di consulente del Comune; la seconda il 17 luglio in Comune su iniziativa della locale sezione di Lega Ambiente, ed alla quale sono intervenuti rappresentanti dell'amministrazione provinciale, del Wwf, della Confesercenti e dell'Assoturismo. Nel corso di quest'ultima Stefano Donati, dirigente della segreteria tecnica per le Aree Marine Protette, ha confermato l'inserimento dell'Area nella lista degli obiettivi 2003 del Ministero. Il calendario previsto sarebbe il seguente: ottobre 2003: invio protocollo d'intesa al Ministero; febbraio 2004: impegno di spesa da parte di Ministero, Provincia e Comune; marzo 2004: avvio degli studi di fattibilità. L'istituzione avverrebbe nel 2005. Ma l'improvviso disinteresse dei soci rischia adesso di vanificare anni di lavoro. (La Sicilia)

Gargano - Area giochi

Da tempo si sentiva la mancanza di un'area attrezzata destinata ai giochi per i bambini. Adesso l'attesa é finita, il parco è stato installati ieri. Esso darà modo anche ai bambini di Mattinata di trascorrere qualche ora all'aperto divertendosi con giochi e giostrine. La struttura é stata realizzata nell'ambito del programma della Federparchi e fatto proprio dal Parco nazionale del Gargano, che ha destinato alle amministrazioni comunali che hanno partecipato all'iniziativa le relative strutture.
Il progetto, predisposto nel mese di aprile dall'Ufficio tecnico comunale, ha previsto per l'area a gioco per i bambini lo spazio verde di fronte al Centro sociale. Per le caratteristiche del luogo, il comune ha ritenuto che fosse l'area piú rispondente ai requisiti tecnici necessari per l'ammissione della proposta partita da Mattinata: si tratta di uno spazio di proprietá comunale di 2500 metri quadri, destinato a verde pubblico, con caratteristiche pianeggianti e privo di pavimentazione.
Il parco-giochi consiste in un sistema componibile (su 81 metri quadri) con dondolo e altalene. Ci saranno pure cinque panche, destinate all'attesa dei genitori durante i momenti di svago dei propri figli, una bacheca illustrativa, cinque cestini portarifiuti e sei pannelli per la segnaletica.
«Fino ad oggi - ricorda il sindaco Angelo Iannotta - le famiglie erano costrette ad accompagnare i piccoli nei comuni vicini. Da oggi, grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione comunale ed il Parco e a un finanziamento ministeriale, offriamo ai piccoli della nostra comunitá la possibilitá di esercitare il loro diritto al gioco, in piena tranquillitá e sicurezza, in uno spazio delimitato e lontano da traffico e rumori». Ma per il parco-giochi il Comune non ha , al momento, previsto vigilanza per cui già si teme che i vandali possano entrare in azione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Stelvio - Mondiali, la Valfurva oggi incrocia le dita

Santa caterina A Santa Caterina Valfurva le dita sono incrociate. Oggi, infatti, è la giornata decisiva per sapere il destino delle opere in programma per i Mondiali del del 2005. A Glorenza è convocato il direttivo del Parco nazionale dello Stelvio che dovrà pronunciarsi sulla questione. Senza quelle opere Santa Caterina dà l’addio alla rassegna. Al direttivo del parco spetta ora la decisione di ratificare o meno l’accordo sancito la scorsa settimana con la Regione Lombardia e che sostanzialmente prevede l’approvazione dei progetti contestati - quello della cabinovia che sale a Plaghera e da lì alla Valle dell’Alpe dove si è deciso di autorizzare lo sfruttamento della conca ai fini sciistici - in cambio della rinuncia a realizzare il polifunzionale di Santa Caterina e allo stanziamento dei fondi così risparmiati (3,5 milioni di euro) in opere di compensazione e mitigazione ambientale. «Un accordo senza infamia e senza lode», lo aveva definito lo stesso presidente del Parco, Arturo Osio, che oggi dirà anche le ragioni che lo hanno spinto a firmare quel documento. (La Provincia di Sondrio)

Checchinato testimonial del Parco del Delta

Carlo Checchinato ha 33 anni. Il Parco del Delta del Po ne ha appena sei. Carlo Checchinato è l'uomo dei record, nel difficile sport del rugby e sta guidando, come capitano, la Nazionale italiana nella prima gara della Coppa del Mondo. Carlo Checchinato é ormai nella storia del rubgy veneto e nazionale. Lo dicono i dati della sua strepitosa carriera. Era nel suo destino che incontrasse il Parco del Delta del Po e che se ne innamorasse. Si è offerto di esserne il testimonial in Australia, durante le partite della Nazionale italiana. Là porterà le immagini del Parco del Delta del Po, con il suo ambiente, la bellezza, le tradizioni, la cultura e la storia dei suoi abitanti il cui lavoro, carico di sacrifici, ha permesso di salvare la loro amatissima terra. Carlo Checchinato parlerà anche dell'impegno per tutelare, conservare e valorizzare il Delta, una delle più grandi ed interessanti zone umide del Mediterraneo. Flora, fauna, paesaggi di una bellezza mozzafiato, tesori d'arte, siti archeologici sono opportunità di sviluppo turistico - culturale e, quindi, anche di crescita economica. E' indispensabile sfruttare queste opportunità. L'Ente parco regionale veneto Delta del Po è nato proprio per questo. Carlo Checchinato rappresenta la Forza nello sport, mentre il Parco del Delta del Po rappresenta la Forza della natura. Per sottolineare la collaborazione tra Carlo Checchinato e il Parco del Delta del Po è stato pubblicato un manifesto. In primo piano, la foto di Carlo in maglia azzurra con la mano destra sul cuore, forse mentre sta ascoltando l'inno nazionale. Accanto un momento di una partita di rara intensità. Nella parte inferiore del manifesto , la carta geografica dell'Italia con l'indicazione del Parco del Delta, alcune splendide fotografie della zona umida e una semplicissima frase 'La Forza della Natura!'. Il manifesto sarà inviato alle scuole, al Comuni del Delta e alle Pro loco. (Il Resto del Carlino)

Montemarcello Magra - Si allarga la polemica

AMEGLIA — Si allarga la polemica sulla «disputa» fra l'assessore ai lavori pubblici di Ameglia Alberto Paita e il presidente del parco Walter Baruzzo sulla mancata esecuzione della pista pedonale in sponda sinistra. A chiedere conto all'Ente Parco «Montemarcello-Magra» della mancata realizzazione dell'opera sono ora 120 abitanti di Fiumaretta che hanno sottoscritto una petizione entrando così nel merito del problema sollevato dall'assessore ai lavori pubblici. Alberto Paita aveva chiesto al Parco il motivo per il quale non sono ancora stati fatti quei lavori che pure facevano parte dello stesso appalto di quelli di Bocca di Magra in gran parte già realizzati sentendosi rispondere dal presidente Baruzzo che parte del finanziamento era stato speso per la sistemazione degli ormeggi in località Torretta richiesta dallo stesso Comune. I centoventi cittadini chiedono di sapere se le spese sostenute per effettuare i lavori alla Torretta sono state tali da pregiudicare la realizzazione dell'opera. Perplessi di fronte agli stessi dubbi espressi dal Presidente del Parco di poter utilizzare i fondi derivanti dal ribasso d'asta dell'appalto i fiumarettesi vogliono sapere se la pedonale lungo fiume verrà fatta oppure se i soldi disponibili per l'appalto complessivo delle due opere, in sponda destra e sinistra, sono stati utilizzati per eseguire la sola lungofiume a Bocca di Magra. Chiedono quindi di conoscere i tempi certi dell'inizio reale dei lavoro in quanto il riempimento eseguito nella parte antistante il Cantiere Labornaves è sparito con l'ultima mareggiata e quel percorso è ora pericoloso per la pubblica incolumità di chi volesse avventurarsi a percorrerlo. Per finire chiedono conto delle ragioni che hanno portato alla rimozione del cartello affisso dallo stesso Ente Parco con il quale si dava comunicazione dell'avvenuto espletamento delle gare di appalto. (La Nazione)

Alpi Apuane - Parco, oltre 5.700 euro da spendere nel bilancio

MASSA — La Regione ha annunciato, ha approvato il bilancio preventivo 2003 del Parco delle Alpi Apuane. Il totale a pareggio è di 5.722.744 euro. Nelle voci relative alle entrate, i contributi e i trasferimenti correnti ammonteranno a 1.824.171,59; dalla Regione arriveranno 1.246.069,46 euro, dal ministero per l'Ambiente 258.228 euro finalizzati alla costituzione del parco archeologico, dagli enti locali circa 320 mila euro. Fra le entrate extratributarie (94.500 euro) troviamo, ad esempio, i proventi previsti per i servizi pubblici e il rilascio delle Valutazioni di impatto ambientale sulle attività estrattive. Altri 2.228.242,84 verranno da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni crediti, mentre un milione di euro proverrà da anticipazioni di cassa e 95 mila euro dall'accensione di un mutuo per l'acquisto e la ristrutturazione di alcuni edifici. Fra le uscite, troviamo spese correnti per 1.910.651,23 euro, e spese in conto capitale per 2.323.242,84 euro, che serviranno per opere pubbliche, acquisti di immobili, ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie. 1.008.520,36 sono relativi al rimborso di prestiti, mentre per i servizi per conto di terzi è prevista la spesa di 530.329,14 euro. Tutte le opere previste per il 2004 saranno quindi avviate con certezza. Quelle distribuite nel biennio successivo rientrano comunque nelle programmazioni future e negli obiettivi dell'ente. Fra gli interventi previsti, saranno "aperte" tre nuove Porte, adibite a foresterie e centri di accoglienza visitatori. Tre ex scuole elementari saranno oggetto di interventi di ristrutturazione e riconversione: quella di Equi Terme (400.000 euro), di Fornovolasco (232.405,60 euro) e di Resceto, intervento previsto nel 2005 (129.114,22 euro). Una fetta importante o va a concretizzare il progetto del Parco Archeologico, il progetto volto al recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico-culturale di antiche cave. La finalità è salvaguardare i siti storici dell'estrazione del marmo, inclusi quelli risalenti al secolo scorso, tutelando le tracce storiche, artistiche e artigianali dell'attività. Nella programmazione triennale è prevista la valorizzazione dell'orto botanico “Pellegrini” di Pian della Fioba (258.228,45 euro). (La Nazione)

Parco, lettera sulle nomine a Matteoli

Foreste Casentinesi

BIBBIENA
— A seguito di una serie di riunioni avute con i responsabili di vallata di Forza Italia ed Alleanza nazionale, sul rinnovo delle cariche (presidente e consiglieri) del parco delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, l'avvocato Adolfo Bendoni (coordinatore di zona della Cdl) ha inviato, una lettera al ministro Matteoli e per conoscenza al sottosegretario all'ambiente Tortoli, a Lorenzo Zirri e Maurizio Bianconi, sull'argomento in parola. «È emersa la volontà — sottolinea Bendoni — di richiedere, al ministro, la nomina ove possibile, sia del presidente che dei consiglieri, di personaggi che siano radicati nel territorio del parco e, quindi, vivano e conoscano la realtà suddetta e siano conosciuti dalla popolazione. Ciò in considerazione del fatto — prosegue Bendoni — che almeno fino ad oggi tale criterio non è mai stato tenuto in debita considerazione, come guida nella scelta delle cariche, unitamente, come ovvio, alla capacità professionale ed alla idoneità a ricoprire gli incarichi in scadenza».
La lettera al ministro termina, quindi, con un invito a venire in Casentino. (La Nazione)


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