Rassegna del 17 Ottobre 2003

Parchi blu. Legambiente: negli enti, mai piu' uomini nostri

(Dire) - Roma - mai piu' rappresentanti di legambiente nelle commissioni di riserva delle aree protette marine. l'associazione ambientalista ha declinato l'invito del ministero dell'ambiente a designare propri rappresentanti negli enti che gestiscono i parchi blu. "Ci sembra un esercizio inutile- spiega il direttore generale Francesco Ferrante- perche' da tempo ormai il ministero continua a non tener conto delle nostre segnalazioni e provvede a nominare persone che poco o nulla hanno a che fare con una riconosciuta pratica di tutela del territorio. a questo punto che senso ha continuare a fare nomi e presentare curricula se le decisioni del ministero prescindono da qualsiasi principio di competenza e rappresentativita'?". L'associazione ambientalista ha comunicato la propria decisione oggi con una lettera al direttore generale del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Aldo Cosentino.

Raggiungere i parchi naturali dell'Umbria prendendo prima il ...

Raggiungere i parchi naturali dell'Umbria prendendo prima il treno e poi la bicicletta: è la formula di ”Bicitreno”, iniziativa promossa da Trenitalia e Provincia di Perugia. A bordo del treno, portando la bici al seguito, si potranno raggiungere i parchi di Colfiorito (scendendo a Foligno), di Monte Cucco (stazioni di Fossato di Vico-Gubbio, Nocera Umbra e Valtopina), del Subasio (Spello e Assisi), del Lago Trasimeno (Castiglion del Lago, Terontola, Tuoro, Magione e Passignano) e del Tevere (Alviano e Orvieto).
Per utilizzare il servizio, una volta scelta la località di destinazione sarà sufficiente scegliere uno dei 60 convogli giornalieri col simbolo della bici, e poi acquistare il biglietto con il supplemento. (Il Messaggero)

«Bicitreno», nozze tra rotaie e bicicletta, alla scoperta dell'Umbria senza inquinare

PERUGIA — Un modo alternativo per raggiungere e visitare i parchi dell'Umbria: «Bicitreno» è la nuova iniziativa di Trenitalia e della Provincia di Perugia, un connubio tra treno e bicicletta che consentirà di spostarsi verso le principali mete ad alto valore paesaggistico utilizzando mezzi di trasporto alternativi e «puliti». A partire dalla prossima primavera 60 treni giornalieri, su 106 che costituiscono l'offerta umbra di Trenitalia, saranno attrezzati per il trasporto della bici e consentiranno di raggiungere le stazioni «porta» per Colfiorito (stazione di Foligno), Monte Cucco (stazioni di Fossato, Nocera e Valtopina), Monte Subasio (Spello e Assisi), fiume Tevere (Alviano e Orvieto) e lago Trasimeno. Il costo del supplemento-bici sarà di 3,5 o 5 euro, a seconda della tipologia del convoglio. «L'iniziativa — ha commentato l'assessore provinciale all'ambiente Katia Mariani — ha il pregio di valorizzare le nostre risorse ambientali, promuovendo nel contempo l'utilizzo di due mezzi di trasporto non inquinanti». Sono stati duemila solo lo scorso anno i biglietti venduti in Umbria per il servizio «bici al seguito»: «Un segnale — ha spiegato Bruno Severi, direttore umbro di Trenitalia — della forte presenza nella regione di cicloamatori. Bicitreno si rivolge a loro e, soprattutto, a chi non ha ancora sperimentato questa alternativa all'automobile per raggiungere gli itinerari escursionistici». Il servizio, pubblicizzato anche fuori regione, sarà un ulteriore canale di promozione per i cinque parchi dell'Umbria.
«Entro febbraio — ha commentato a questo proposito l'assessore Mariani — si darà il via alla campagna pubblicitaria che, ci auguriamo, solleciterà verso questo tipo di escursionismo non solo i turisti nordeuropei, già avvezzi da tempo all'utilizzo della bicicletta, ma soprattutto quegli italiani che sembrano rinunciare con difficoltà all'automobile anche in vacanza». Del resto muoversi in Umbria con il treno o raggiungerla da fuori regione, è stato detto durante la presentazione dell'iniziativa, è ormai agevole grazie alla frequenza dei collegamenti che, solo in Umbria, mettono a disposizione oltre 40mila posti in treno al giorno in 106 convogli. «L'iniziativa — ha concluso Severi - rappresenta un ulteriore segnale della politica industriale di Trenitalia, per la quale la sostenibilità del trasporto è oggetto di particolare attenzione».
Per usufruire del servizio «bicitreno» basterà individuare la località di destinazione, la stazione «porta» del parco prescelto, e il proprio treno sull'orario ufficiale di Trenitalia, scegliendo tra i sessanta collegamenti contraddistinti con il simbolo della bici. (La Nazione)

Lombardia - Più parchi, meno vincoli

CARATE BRIANZA — «Principio di compensazione» e «principio di solidarietà», per coniugare sviluppo ed ambiente. Sono queste le idee che nei progetti dell'assessore regionale alla Qualità dell'ambiente Franco Nicoli Cristiani dovrebbero guidare la nuova legge sulle aree protette che il Pirellone sta studiando. Cristiani ha esposto le sue proposte ieri mattina a Carate, nell'ambito della prima Conferenza del sistema delle aree protette regionali, svolta nella Residenza Il Parco in occasione del ventennale della legge regionale per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali. C'erano amministratori pubblici, guardie forestali e volontarie e altri addetti ai lavori.
«La nuova legge non stravolgerà quella attuale - ha assicurato Cristiani -. I piani territoriali potranno essere modificati, ma secondo un principio di compensazione, con uno scambio di aree almeno alla pari». Si potranno cioé concedere terreni sottoposti a tutela per permettere la creazione di strutture necessarie allo sviluppo economico e sociale, ma in cambio se ne dovranno ricevere altri almeno della stessa estensione. Inoltre, il nuovo piano generale delle aree regionali protette dovrebbe contenere un chiaro invito anche ai Comuni che, pur non inseriti nei Parchi, ne beneficiano: saranno spinti a finanziare con l'uno per cento del loro bilancio i Parchi regionali.
Oggi in Lombardia, su un territorio di due milioni di ettari, esistono 546 mila ettari di aree protette, suddivisi tra 21 parchi regionali, 60 riserve e 39 parchi sovracomunali. Dati forniti dal presidente Roberto Formigoni, che ha sottolineato l'attenzione della sua giunta: «Ne è testimonianza concreta - ha detto Formigoni - l'ingente investimento finanziario effettuato per la loro tutela dal '95 al 2003: 121 milioni di euro, il 29% in più rispetto ai 12 anni precedenti. Quello delle aree protette è un punto di eccellenza che non rappresenta un sistema di vincoli e divieti, ma un'opportunità per incrementare lo sviluppo».
Sul superamento della «pura logica dei vincoli» e la promozione del binomio sviluppo-ambiente hanno insistito anche Milena Bertani, coordinatrice di Federparchi Lombardia, e Renzo Ascari, presidente del Consorzio Parco della Valle del Lambro.
Fra i progetti in cantiere per la promozione del Parco della Valle del Lambro ricordati da Ascari, la creazione di una «Agenzia del Parco che si occupi di valorizzarne il patrimonio culturale ed ambientale», e di «un marchio del Parco Valle del Lambro che verrà ad esempio dato a trattorie del territorio con determinate caratteristiche strutturali ed ambientali, e che siano legate alla produzione locale o tradizionale». (Il Giorno)

Designati i rappresentanti del territorio per il Parco della Sila

CATANZARO. "Un segnale importante, di alto senso di responsabilità". Così l’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Antonio Basile, commentato la designazione dei cinque rappresentanti del territorio nel Comitato Direttivo del Parco della Sila, avvenuta all’unanimità per acclamazione. L’Assemblea della Comunità del Parco della Sila, è scritto in un comunicato, si è riunita stamane nella sede dell’Assessorato regionale all’Ambiente ed ai Parchi, con all’ordine del giorno proprio questa designazione. All’incontro hanno partecipato tutti gli Enti che fanno parte dell’Assemblea: le tre Amministrazioni provinciali (Cosenza, Catanzaro e Crotone), i Comuni e le Comunità Montane. "Questa presenza massiccia - ha affermato Basile nel suo saluto in apertura dell’Assemblea - è buona testimonianza dell’attenzione che tutti gli Enti ripongono sulle bellezze naturali e sul patrimonio paesaggistico, consapevoli che l’istituzione del Parco sia una buona occasione per incardinare utili meccanismi in direzione di un modello di sviluppo sostenibile, soprattutto durevole, coerente con le vocazioni del nostro territorio. E' altresì indice di un impegno delle Istituzioni a volersi dotare subito di quegli organismi di gestione più idonei allo sviluppo ed alla promozione delle nostre realtà territoriali". I cinque rappresentanti dell’Assemblea della Comunità che entrano nel Comitato direttivo del Parco della Sila sono Antonio Acri, presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza; Michele Barca, presidente della Comunità Montana della Sila Piccola; Emanuele De Simone, sindaco di Longobucco; Antonio Fratto, consigliere comunale di Taverna; Angela Caligiuri, sindaco di Savelli. (Giornale di Calabria)

Parco Taburno, via alle proposte

CON IL VARO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PARTE L’ITER DI REALIZZAZIONE

Con l’istituzione del Tavolo di concertazione (mercoledì 15 ottobre) nella sede di Frasso Telesino, è partito l’iter per la realizzazione del Progetto integrato Parco Taburno Camposauro: a partire da oggi fino al 27 ottobre le imprese private possono inoltrare manifestazione d’interesse per investimenti finanziari nell’ambito del PI, avendo a disposizione 4.698.051 euro di cofinanziamento regionale per la misura 1.10.
Le iniziative dovranno riguardare uno dei comuni compresi nel Parco e dovranno essere attinenti ai seguenti settori: artigianato tradizionale; piccola ricettività turistica (max 60 posti letto); piccola ristorazione, esercizi di vicinato; servizi turistici connessi all’accoglienza, alla gestione del patrimonio naturalistico, storico e culturale, per la comunicazione e l’informazione; piccolo commercio.
Il 30 ottobre è prevista la presentazione del Progetto Integrato: al Tavolo di concertazione partecipano, oltre alla Regione e alla Provincia di Benevento, i sindaci dei comuni interessati, la Comunità Montana del Taburno, le due Sovrintendenze ai beni artistici e l’Autorità di Bacino del Liri-Garigliano-Volturno.
L’Ente Parco regionale del Taburno nasce il 12 aprile 2002, comprendendo un’area di 329,62 km con una popolazione pari a 58.086 abitanti: al vertice dell’Ente c’è il Commissario, Mario Lupacchini, mentre la Comunità del Parco è presieduta da Pompilio Forgione (sindaco di Solopaca), con Domenico Mortaruolo (sindaco di Torrecuso) vice presidente. Al PI Parco Taburno Camposauro sono state destinate complessivamente risorse pari a 24.191.984, 63 euro, distribuite tra le misure 1.9 (valorizzazione e recupero dei centri storici e dei beni immobili della zona, destinata agli enti pubblici, con scadenza il 25 ottobre), 1.10 (che prevede l’erogazione di aiuti a piccole imprese che svolgano attività di valorizzazione e promozione delle ricchezze del Parco, con scadenza il 27 ottobre alle ore 12.00) e 1.11 (interventi di formazione professionale). (Il Denaro)

I funghi del Gargano

I funghi del Gargano attraggono ogni anno migliaia di naturalisti e appassionati di micologia da molte parti d'Italia. Qualsiasi turista che passeggi nei boschi del Parco nazionale del Gargano, rimane incantato dal fascino delle numerose varietá di funghi che crescono nel sottobosco nel periodo autunnale.
Spesso, peró, l'eccessiva presenza umana crea molti problemi alla flora fungína: infatti la raccolta indiscriminata e non regolamentata dei funghi ostacola la riproduzione. E non solo: chi si reca nei boschi a raccogliere funghi non sempre mantiene un comportamento rispettoso dell'ambiente naturale che lo ospita, tanto da mettere in pericolo l'esistenza degli stessi funghi. Ecco perchè ogni anno il Parco del Gargano, in collaborazione con il Comune di Vico e l'assessorato all'Agricoltura, organizza un week-end interamente dedicato alla micologia del Gargano.
Sabato 25 e domenica 26 ottobre appuntamento nel centro di Vico per la settima mostra-mercato sui «Funghi del Gargano». Una manifestazione che si prefigge lo scopo di sensibilizzare gli appassionati a rispettare i funghi e soprattutto a seguire alcune fondamentali regole durante la raccolta. Non solo. L'assessore all'Agricoltura di Vico, Roberto Budrago, ha invitato alcuni esperti del settore per tracciare le linee guida utili alla realizzazione di un regolamento per la raccolta.
Inoltre, sabato 25 ottobre, alle ore 17, presso l'auditorium comunale, si svolgerá un interessante convegno sul tema «I funghi del Gargano» e sui «boschi del Gargano», organizzato in collaborazione con l'amministrazione provinciale di Foggia, l'Ispettorato ripartimentale delle Foreste, l'ente Parco, la Comunitá montana del Gargano, l'universitá degli Studi di Foggia e con il Gruppo di micologia e botanica «Valle Roveto» di Civitella Roveto (AQ).
Nel corso dell'incontro verrá presentato, in anteprima, il manuale sulla prevenzione ambientale a cura dell'Asl Fg/1. Sempre sabato, alle ore 19, sará inaugurata la mostra sui funghi del Gargano, mentre dalle 20,30 tutti nella villa comunale per la mostra mercato dei funghi e dei prodotti del bosco del Gargano. Domenica 26 ottobre, la mostra rimarrá aperta al pubblico dalle ore 9 alle 13 e dalle 18 alle 22. Mentre per gli appassionati di escursionismo segnaliamo una straordinaria visita guidata nella Riserva Naturale Biogenetica dello Stato nel cuore della Foresta Umbra che avrá inizio alle ore 10 presso la Caserma del corpo Forestale dello Stato del villaggio Umbra. In serata, sul viale della villa di Vico, continuerá la mostra mercato dei prodotti tipici.
Infine, la giornata di lunedi sará riservata interamente a tutte le scolaresche della provincia che vorranno visitare la mostra dei funghi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Regione revoca i fondi al Parco

Pollino - Il presidente Fino chiede a Bubbico di ripensarci
Bloccati tutti i servizi di montagna

Il Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, Francesco Fino, ha sollecitato l'intervento del presidente della Basilicata, Filippo Bubbico, «affinchè consenta all'Ente Parco di realizzare il progetto sui servizi di montagna, ma bloccato da una delibera di revoca del finanziamento da parte della Giunta regionale della Basilicata».
La Regione Basilicata ha, infatti, revocato il finanziamento relativo al progetto per i «Servizi di montagna-sentieristica» e «Servizi di montagna-aree attrezzate» dell'importo di oltre due milioni di euro «proprio quando il progetto stava per essere realizzato».
Il provvedimento di revoca è giudicato «inatteso e inopportuno» dall'Ente Parco Nazionale del Pollino. Secondo il Presidente Fino «la delibera della Giunta regionale della Basilicata del luglio scorso non tiene per nulla in considerazione il lavoro sin qui svolto». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Cilento - Sovvenzioni alle imprese del Parco

Accordo con la Camera di Commercio: aiuti a chi punta sulla qualità

SALA CONSILINA. Più aiuti alle imprese di Cilento e Vallo di Diano, e poi laboratori didattici di artigianato, promozione delle carni, dei formaggi e dei prodotti tipici. E' questo il contenuto di un protocollo d'intesa tra l'ente Parco e la Camera di Commercio di Salerno approvato nei giorni scorsi dal consiglio direttivo di via Palumbo, che ha auspicato anche un rilancio del premio giornalistico ''Cilento''. La collaborazione dei due enti andrà a valorizzare i settori economici tipici dell'area Parco: agricoltura, allevamento, artigianato, ospitalità, turismo. Annunciata in particolare l'attivazione di un sistema di microcredito per le piccole imprese, purché eco-compatibili, e lo sviluppo di processi di qualità. A dare attuazione e corpo alle azioni stabilite nel protocollo sarà un gruppo di lavoro tecnico, composto da delegati dei due enti, che lavorerà alle modalità operative e anche alla tempistica. L'accordo tra Camera di Commercio e Parco interessa in particolare due progetti. Il ''QualiParco'', nato per valorizzare la zootecnia montana, creare una filiera delle carni di qualità del territorio e dare slancio al marketing e alla cosiddetta ''tracciabilità'' (cioè l'individuazione dell'origine di un prodotto) di carni e formaggi. E il ''Labor Apt'', un'azione di orientamento finalizzata alla creazione di laboratori didattici sull'artigianato e sui prodotti tipici. La sinergia interesserà anche il premio nazionale dei formaggi caprini presso la Fiera della Frecagnola di Cannalonga, evento voluto dal Parco assieme all'associazione Agro.For.Vet. di Sala Consilina ed altri enti, che nella prima edizione di settembre ha visto premiati, tra gli altri, produttori del Cilento e Diano nella categorie ''cacioricotte'' e ''caprini''. Queste azioni si legano alla strategia più generale della ''Qualità certificata'' che l'ente ha avviato, in collaborazione con il Consorzio Appennino Meridionale dell'Università di Salerno, per valorizzare il territorio, le sue produzioni, l'artigianato e la ristorazione, purché di qualità certa e certificata, con la concessione del logo del Parco. I primi incontri hanno interessato le aziende agrituristiche del territorio. Il sistema della certificazione sarà esteso anche ai vini Doc, ai prodotti Dop, Igp e Stg, ai prodotti biologici e dell'agricoltura integrata, ai prodotti e alle attività certificati Iso. Già presenti nel Parco i marchi collettivi per i formaggi (Caciocavallo silano, mozzarella di bufala campana e fior di latte Appennino Meridionale), gli oli (extra vergine Colline Salernitane e Cilento), i vini (Castel San Lorenzo Doc e Cilento Doc), la mozzarella Stg. In itinere il Dop Fico bianco del Cilento e gli Igp Marrone di Roccadaspide e Castagna del Cilento. (La Città)

Dinamite per l'ascensore della camorra, oggi salterà in aria

Cilento - Sulla spiaggia di Castellabate il ventunesimo abbattimento di un abuso edilizio nel Parco

CASTELLABATE. E' prevista per oggi la demolizione del cosiddetto ''ascensore della camorra'' costruito abusivamente sulla spiaggia di Santa Maria di Castellabate. L'elevatore, realizzato all'interno di una gabbia di cemento alta circa 15 metri, sarà fatto saltare in aria con delle cariche di dinamite arrivate da Frosinone. L'esplosivo sarà posto all'interno del condotto (si parla di circa 30 cariche) e poi fatto brillare. I tecnici del Parco e della ditta specializzata hanno già provveduto a recintare l'area e a scollegarla dalle reti di approvvigionamento. Ieri è arrivata anche una troupe della Rai. L'abuso di località Fontanelle è stato accertato per la prima volta nel 1982 dai vigili urbani di Castellabate. Il 26 marzo dell'anno scorso il Parco ha intimato agli eredi del costruttore, Sebastiano Ilardi, la demolizione e poi, a seguito dell'inottemperanza, a maggio ha appaltato per 9.000 euro l'abbattimento. Il piano terrazzato di località Fontanelle, inserito nella zona 2 del Parco e nel Piano paesistico ''Cilento'', sottoposto a vincolo paesistico e di difesa delle coste marine, lacuali e fluviali, sarà successivamente riqualificato. «E' un'azione tanto più importante - dichiara il presidente Giuseppe Tarallo - in quanto coincide con un periodo di condono e riconferma le attività cui un Parco è preposto, la conservazione e la riqualificazione del territorio. Ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione interistituzionale con la Prefettura e la Questura, il Comune di Castellabate, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, il Corpo Forestale dello Stato e le altre forze dell'ordine che hanno garantito la sicurezza pubblica. Solo la lotta all'abusivismo- conclude - e la riqualificazione ambientale garantiscono uno sviluppo sano e durevole di un territorio protetto e noto a livello internazionale». Via dunque al ventunesimo intervento di abbattimento di un abuso edilizio all'interno dell'area protetta. (La Città)

Il Parco Adda va in aiuto delle trote marmorate

L'Adda è uno dei pochi fiumi, in tutto il mondo, nel quale è sopravvissuta la trota marmorata. Si tratta di un salmonide di alto valore naturalistico, endemico dei bacini dell'Alto Adriatico, che si è quasi completamente estinto. Esiste solo nella zona veneto friulana e nella ex Yugoslavia. Per questo il Parco Adda Sud ha avviato un progetto di recupero che è arrivato alla conclusione della sua prima fase: «Da un lato - spiega il direttore dell'ente Riccardo Groppali - la trota marmorata non tollera l'inquinamento eccessivo dei fiumi, dall'altro si è verificato un fenomeno che sta rischiando di far scomparire ulteriormente la specie. I pescatori hanno immesso nelle acque, anche da noi, la trota fario, un pesce selvatico di montagna che si ibrida con la marmorata, dando luogo alla mutazione genetica di questa specie pregiata». Il Parco, la scorsa primavera, ha monitorato tutto il tratto del fiume di sua competenza, da Rivolta a Crotta, riscontrando la presenza maggiore di trote marmorate a nord, verso Rivolta e Spino. In questi pescaggi, che avvenivano ogni due chilometri circa, gli ittiologi specializzati della Graia srl di Varano Borghi, hanno contato una quindicina di esemplari. Il monitoraggio, spiega Groppali, è stato effettuato tramite degli storditori: scariche elettriche minimali per immobilizzare i pesci che finivano poi nella rete. Giusto il tempo per prelevare il sangue e frammenti di squame da sottoporre alle analisi, poi gli animali venivano ributtati in acqua. I campioni sono serviti per valutare l'età e il patrimonio genetico delle trote. Il 27 ottobre, i rappresentanti delle due province si incontreranno con il Parco e con gli specialisti, per passare poi alla seconda fase del progetto: il ripopolamento. Si tratterà, spiega Groppali, di utilizzare materiale prodotto in incubatoio dalla spremitura di soggetti selvatici autoctoni e accresciuto in ambienti naturali. Questo per il Parco è solo uno dei tanti progetti di valore faunistico, non secondario, per importanza, a quello sulla cicogna e sulla rana di lataste. (Il Cittadino)

Trovata una mediazione sull’area di Valfurva

Stelvio - Oggi la decisione definitiva, ma il passo avanti registrato ieri è fondamentale
Mondiali a un passo dal sì

Valfurva Una schiarita sul fronte dei Mondiali di sci del 2005. Il parco sembra cedere sulla Valle dell’Alpe: dovrebbe arrivare oggi il sigillo ufficiale da parte del ministero. Una firma con riserva («salvo ratifica del consiglio»), ma comunque una firma importante. Così importante da salvare i Mondiali di Santa Caterina, ormai in forse a causa dei clamorosi ritardi accumulati dal “cronoprogramma”, ovvero dal calendario delle opere previste. Ad apporla in calce al protocollo di intesa scaturito dopo un’estenuante giornata trascorsa a Sondrio, il presidente del Parco Nazionale dello Stelvio Arturo Osio e Alessandro Moneta, il terzo assessore regionale, in ordine di tempo, che si è trovato ad occuparsi della partita «Mondiali 2005». Ora, a distanza di due mesi dal “no” del Parco, la mediazione ha portato i suoi frutti facendo così superare gli intoppi registrati prima con l’assessore regionale al turismo Zanello e poi con il collega all’ambiente Nicoli Cristiani che per superare il diniego del parco Stelvio aveva cercato di defenestrare Osio chiedendone il commissariamento ad acta e facendo inviare una circolare il cui contenuto mira - almeno secondo gli ambientalisti - ad esautorare Osio e a smembrare il parco. Schiarita anche sulla Valle dell’Alpe: stando al protocollo steso durante la giornata trascorsa ieri al Pirellino «l’accordo di programma sarà rispettato» e quindi la vallata sarà sfruttata ai fini sciistici. (La Provincia di Sondrio)

APE - "Patto d'acciaio" per salvare il territorio

CANTALUPO LIGURE Le Comunità Montane fanno quadrato con un progetto unitario
Firmato accordo tra Oltrepo pavese, Val Borbera, Curone, Grue e Ossona

Cantalupo Ligure Un patto di collaborazione fra tre Comunità Montane (Valle Borbera e Spinti, Oltrepo Pavese e Valli Curone, Grue e Ossona) per rilanciare l'economia e il turismo. E' un disegno che rientra nel progetto "Appennino Parco d'Europa" che ha come obbiettivo quello di realizzare una strategia precisa per la conservazione della natura e la valorizzazione delle tradizioni culturali e storiche delle vallate.
«Dobbiamo rilanciare le nostre località che hanno indubbi pregi paesaggistici -dice Franco Franzante, presidente della Comunità Montana della Val Borbera - sia per l'incentivazione delle attività turistiche che per la protezione del patrimonio naturale, che qualche volta non ha la dovuta tutela». Nel progetto, che è in fase di realizzazione da parte delle tre Comunità fase di realizzazione da parte delle tre Comunità Montane , è compresa la valorizzazione del crinale appenninico, la salvaguardia della flora e della fauna, ma anche il rilancio del territorio attraverso la individuazione dei siti archoelogici, delle tradizioni culturali con il rilancio del turismo sia estivo che invernale.
Il sindaco di Cabella, Gianni Piazzale, propone una serie di iniziative che diano più visibilità alle vallate: «Noi da anni attraverso l’Associazione Albergatori organizziamo la Primavera e l’Autunno Gastronomico, che è in corso in questi fine settimana, per far conoscere ai turisti i prodotti locali, ma dovremo anche pensare a iniziative come la promozione del territorio fuori dai confini locali, come già stiamo facendo su grandi fiere nazionali ». La collaborazione tra le Comunità è consolidata dall’approvazione del programma "Leader plus" che intende proporre bandi ed iniziative per rilanciare l’agricoltura, il turismo e l’artigianato. «Sono le nostre ricchezze - dice il sindaco di Cantalupo, Mario
Carniglia, - con l’unione delle tre Comunità si possono ottenere risultati migliori in questa direzione ed evitare lo spopolamento. I giovani torneranno». (Il Secolo XIX)


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