Rassegna del 06 Ottobre 2003

«Più investimenti per la vegetazione a rischio»

TRA GLI OBIETTIVI LA CREAZIONE DI UN FONDO COMUNITARIO

Gli scienziati chiedono che l’Unione Europea aumenti gli investimenti per la ricerca scientifica destinata alla conservazione degli habitat naturali e consolidi il network delle foreste protette mediante la creazione di parchi monumentali. Inoltre, gli scienziati propongono che si attuino delle politiche specifiche da parte della Ue per aiutare gli Stati prossimi a entrare nell’Unione a proteggere il loro patrimonio forestale attraverso l’applicazione del progetto Natura 2000 e la promozione della ricchezza biologica, della ricerca scientifica e lo sviluppo del potenziale economico delle foreste antiche, parchi nazionali e riserve. Tra gli obiettivi, la creazione di un Fondo Europeo per le Aree Protette finanziato dalle Agenzie Governative. (Il Mattino)

Misiti: "Elezione disgustosa"

Conero - Il sindaco di Sirolo "Umiliati i cittadini" La richiesta: "Tutto deve essere ridiscusso" Trattative aperte per la nuova giunta
Polemica dopo la nomina di Sagramola al Parco del Cònero

"Disgustoso. Quello che è successo è disgustoso". Giuseppe Misiti, sindaco di Sirolo, non usa mezze misure. Nè parla a botta calda. Ha aspettato un giorno, dopo l'elezione di Giancarlo Sagramola a presidente del Consorzio del parco del Cònero, ha calibrato il suo intervento e ha preso carta e penna per essere certo che il suo pensiero non potesse essere travisato. "Quello che è successo - afferma - è disgustoso e di una gravità inaudita". Se questa è l'analisi, la conseguenze non può che essere una.
"Tutto - prosegue - va rimesso assolutamente in discussione, perchè qui non possono prevalere logiche di partito o di corrente di partito e di potere per il potere". Secondo Misiti, "sta venendo fuori, al parco del Cònero, quell'ammucchiata che si temeva, quel "carrozzone" che i cittadini del Cònero non hanno mai accettato".
Misiti, premette sempre che nei confronti degli altri attori della vicenda, sebbene su sponde politiche differenti, mostra rispetto e stima. Ma, in particolare contro Enzo Giancarli, presidente della Provincia, e contro Giancarlo Sagramola, suo vice, eletto al vertice del parco, non nasconde delusione e profondo rammarico. "L'amico Giancarli - afferma - deve capire che quella attuata è una forzatura che i cittadini della riviera del Cònero non possono accettare e tollerare". Perciò, prosegue il sindaco di Sirolo, "la prossima settimana dovrà necessariamente essere quella del chiarimento e per questo faccio appello ai sindaci direttamente interessati".
Ma ce n'è anche per Sagramola, in conclusione. "Mi auguro che prevalga il senso di responsabilità e, in ogni caso, sappiano tutti che i cittadini di Sirolo, in particolare, non possono accettare di essere umiliati con la nomina di un presidente di Fabriano. Sia chiaro, con il massimo rispetto e stima per la persona".
Una presa di posizione durissima, quella di Misiti, che apre una settimana che per il Parco si preannuncia molto importante. Dopo l'elezione del presidente, infatti, partono le trattative per la nuova giunta esecutiva. Il chiarimento auspicato da Misiti va necessariamente in questa direzione, anche perchè è impossibile ipotizzare che ci possano essere ripensamenti sulla nomina di Sagramola. La patata rovente è ora la composizione della giunta: Giancarli ha già dichiarato che ci sarà un assessore della Provincia in giunta. Un modo per blindare politicamente la maggioranza dell'esecutivo: se infatti a Sagramola si aggiungono tre assessori provenienti da giunte di centro sinistra (Provincia, Ancona e Camerano), la giunta assume una colorazione politica che prevale, secondo le amministrazioni di Numana e Sirolo, sulla legittimità di governare il territorio da parte delle autonomie locali. Questa linea - che dall'altra parte è stata duramente contestata con l'accusa di essere un inciucio ai danni del territorio - pone fine, in sostanza, alla giunta istituzionale che è costata la poltrona a Mariano Guzzini.
Il 4-2 secondo gli esponenti di centrodestra all'interno del consorzio "non garantisce la pari dignità". Meglio allora - ma qui è difficile comprendere se si tratti di un auspicio o di un'arma usata sul tavolo della trattativa - il Parco nazionale per l'istituzione del quale manca soltanto il reperimento delle risorse. Cosa non facile con questi tempi di Finanziaria austera ma nemmeno impossibile se c'è la volontà politica. Resta un nodo non piccolo per il centrodestra: la proposta del Parco nazionale è strettamente connessa a quella di parco marino, con ulteriori limitazioni, che non sono ben viste a cominciare da chi vive a Sirolo e a Numana.
La trattativa per la giunta comunque passerà soprattutto per le decisioni del sindaco di Ancona, Fabio Sturani, la cui proposta di presidente è stata bocciata dall'assemblea. Una carta che Sturani vuol giocare fino in fondo. La partita non è chiusa. (Corriere Adriatico)

Conero - «Sirolo non può essere umiliata»

SIROLO — L'elezione, tra mille polemiche, del vice presidente della Provincia Giancarlo Sagramola alla presidenza del Consorzio del Parco del Conero, lascia una lunga scia di veleni e di situazioni che rischiano di esplodere nei prossimi giorni.
C'è il braccio di ferro tra la Provincia, che ha imposto il suo candidato ed il Comune, che ha avuto in Giampieri il candidato bocciato.
C'è la reazione del centrodestra, che ha abbandonato la seduta e che ora minaccia azioni clamorose.
E c'è la reazione di alcuni sindaci: il primo ad uscire allo scoperto è stato quello di Sirolo Giuseppe Misiti:
«Quello che è successo — dice Misiti in una nota — è disgustoso, è di una gravità inaudita»
«Tutto va rimesso assolutamente in discussione perchè qui non possono prevalere logiche di partito o correnti di potere e di potere per il potere. Sta venendo fuori, al Parco del Conero — aggiuge Giuseppe Misiti — quell'ammucchiata che si temeva, quel «carrozzone» che i cittadini del Conero non hanno mai accettato»
«Abbiamo molto rispetto per il presidente della Provincia ma l'amico Giancarli deve capire che quella attuata è una forzatura che i cittadini del Conero non possono accettare e tollerare».
«Questa settimana — rimarca Misiti — dovrà necessariamente essere quella del chiarimento e per questo faccio appello ai sindaci direttamente interessati».
«Mi auguro — conclude il sindaco di Sirolo — davvero che prevalga il senso di responsabilità, e in ogni caso, sappiano tutti che i cittadini di Sirolo, in particolare, non possono accettare di essere umiliati con la nomina di un presidente di Fabriano. Sia chiaro, con il massimo rispetto e stima per la persona». (Il resto del Carlino)

Chiusi i centri visitatori del Parco

Noasca. Chianale ha presentato un'interrogazione a Matteoli. Anche la Regione si è interessata al Gran Paradiso
Il ministro dell'Ambiente ha tagliato i fondi all'ente di gestione

NOASCA. L'ente Parco Gran Paradiso lancia un grido di allarme: il primo parco nazionale italiano è costretto a sospendere i servizi turistici e informativi. La segreteria di Noasca e l'ufficio prenotazione guide del parco sono chiusi dal 1 ottobre. Mancano i soldi per rinnovare le convenzioni con le cooperative che li gestiscono e questo a causa dei recenti tagli al fondo statale per le spese di gestione.
Circa 620 mila euro in meno nelle casse dell'ente, sui quattro milioni 373 mila in preventivo, costringono alla sospensione dei servizi.
«Oltre al danno evidente verso il pubblico - rilevano i responsabili dell'ente Parco - conseguenza grave di tale situazione sarà la sospensione delle attività di alcuni operatori, particolarmente preoccupante in aree montane depresse dove il parco rappresenta una delle poche occasioni lavorative».
Della questione si sono occupati gli onorevoli Chianale, Violante e Vigni che martedì scorso hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'ambiente Matteoli. «Chiediamo che siano ripristinati i fondi assegnati all'ente parco del Gran Paradiso - affermano i parlamentari - e che non sia attuata l'ulteriore riduzione prevista, tenendo conto che lo stesso ente ha già ridottto del 28 per cento gli stanziamenti del proprio bilancio, ben oltre la riduzione del 10 per cento richiesta dal ministro».
Anche la Regione ha preso in considerazione il problema, a cui si sono interessati in particolare il presidente del consiglio Roberto Cota e l'assessore ai parchi Ugo Cavallera. Inoltre, i responsabili dell'ente hanno sottoposto il problema dei tagli alla commissione ambiente del senato in visita nel parco giovedì 25 e venerdì 26 settembre scorsi.
La commissione (che non era al completo, mancavano infatti il presidente ed un senatore piemontese), arrivata a Ceresole Reale il giovedì sera, nella mattinata seguente ha visitato il colle del Nivolet e la Fucina di Ronco, mentre al versante valdostano ha riservato un'audizione pubblica svoltasi nel pomeriggio della stessa giornata.
In questa occasione il senatore valdostano Augusto Rollandin ha assicurato che, nell'ambito dei lavori per la riforma della legge quadro sui finanziamenti alle aree protette, si farà parte attiva affinchè il governo mantenga l'impegno ad aumentare i fondi disponibili. (La Sentinella del Canavese)


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